Nel mio tempo libero pratico falegnameria "antica", solo attrezzi manuali, tecniche ormai dimenticati e attrezzi vintage. È spettacolare riscoprire vecchie usanze e mestieri e non nascondo che se un giorno riuscissi anche a racimolare due soli, giusto quelli per ripagarmi il legno e un po' di margine, sarei al settimo cielo.
Con mia moglie nostr:nprofile1qqsf0wulp8fc3l6ma0hd45vmh2v46swfvtvjglrxd3kfp7yhazaxx3spzdmhxue69uhhwmm59e6hg7r09ehkuef0npjjze abbiamo anche preso un appezzamento di terra, poca roba, giusto per giocare un po' e impratichirci nell'ottica di un domani prendere una casa in campagna e cominciare un percorso di autosufficienza.
Anche in questo campo, nel piccolo che può essere l'orto, abbiamo deciso per un approccio totalmente manuale, "vintage" se vogliamo, per capire come funziona il terreno, avere il "feel" di quello che significa spezzarsi la schiena sul lavoro e ottenere i frutti del raccolto.
Ho scoperto, da semi ignorante in materia, la tecnica del sovescio, dove materia organica viene seppellita per fungere da concime e per areare il terreno.
Oggi ho messo in pratica il primo step con dell"erbaccia, in ottica dei pomodori che tra un mesetti pianteremo.
Sono spezzato a metà dalla fatica, ma ne è valsa totalmente la pena, anche solo per la soddisfazione di una dirà giornata di lavoro portata a casa.
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